I dettagli che fanno la differenza. Photo by Chuttersnap on Unsplash
La pandemia ha ingigantito l’importanza del rapporto di fiducia tra ospite ed oste. Sono nati nuovi bisogni e nuove attenzioni e man mano che, anche in viaggio, valori come sicurezza e tranquillità hanno assunto un ruolo fondamentale è divenuto più rilevante potersi fidare di chi ci ospita.
Alloggiare in un hotel, mangiare in un ristorante, farsi guidare su un percorso in montagna o noleggiare un ombrellone sono tutti momenti in cui ci affidiamo a qualcuno, sperando che si prenda cura di noi.
Se un oste rispetta il territorio, si prenderà cura anche di me. Per contro, se lo trascura, come sarà la mia stanza, il mio cibo?
La costruzione di un rapporto di fiducia è un processo complesso, alimentato dalla conoscenza diretta (sono già stato in quel posto, e so che si sta bene) oppure accordato in base alla reputazione. Un approccio turistico sostenibile che si prende cura del territorio porta indirettamente anche a generare fiducia da parte degli ospiti, genera processi di imitazione, stimola comportamenti virtuosi e produce selezione.
Il mercato turistico è ampiamente frastagliato, non tutti gli ospiti sono pronti o disposti a modificare i propri comportamenti, ma la sensibilità verso questi temi è in continua crescita e per un operatore la capacità di scegliere e di schierarsi sta diventando sempre più un fattore competitivo, in grado di garantire maggiori introiti oltre che migliori clienti.
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