Photo by Adan Carrillo on Unsplash
L’impatto forse più importante del turismo in termini di (in)sostenibilità è legato al tema della mobilità. Spostarsi costa, in termini energetici, di inquinamento, di produzione di gas climalteranti e tante, tantissimi altri aspetti. Uno sguardo a caso sulla situazione dei voli attivi in un momento qualunque sull’Europa fa capire la dimensione del fenomeno, anche tenendo conto che per i voli aerei le soluzioni sostenibili sono ancora lontanissime da trovare una qualche soluzione e che le compagnie aeree non brillano in quanto a comportamenti virtuosi, ricorrendo abbondantemente a pratiche di greenwashing.
Per il volo aereo, malgrado nuove sensibilità legate anche agli effetti della pandemia, le soluzioni paiono lontane.
L’industria automobilistica è invece in una fase di radicale trasformazione il cui esito non è così scontato, stante anche la complessità del passaggio da alimentazione fossile ad elettrica.
Sostituire una tecnologia (auto a combustibili fossili) con un’altra (auto elettriche) non necessariamente sarà la soluzione, viste tutte le incertezze legate ad una transizione ancora recente. Il vero passaggio ad una mobilità sostenibile sta potrà avvenire solo con il cambiamento dei comportamenti, con l’utilizzo di forme di mobilità alternative, in cui tutti noi siamo chiamati ad impegnarci, anche in viaggio.
Attendere che il problema si risolva grazie a nuove tecnologie non è però una soluzione in grado di rispondere alle richieste del mercato. Le destinazione che hanno investito nella chiusura al traffico, nella creazione di vie alternative per mezzi non inquinanti (piste ciclabili, ciclovie, cammini, ecc.), che hanno adottato forme proattive di riduzione del traffico (mezzi pubblici, disponibilità bici sostitutive, ecc.) stanno vivendo momenti di grande sviluppo, anche traendo vantaggio dalla sempre maggiore attenzione degli ospiti verso pratiche sostenibili
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In particolare le bici elettriche si sono affacciate sul mercato come soluzioni in grado di cambiare radicalmente il contesto. Andare in bici è una pratica straordinaria che offre incredibili soddisfazioni ma richiede, generalmente, una preparazione fisica che esclude la stragrande maggioranza delle persone, soprattutto se il percorso presenta la anche minima asperità o salita. La soddisfazione che una bici elettrica può offrire a persone non allenate è stupefacente, aprendo l’opportunità di spingere un sempre maggior numero di persone alle vacanze senz’auto (perlomeno dal momento di arrivo in destinazione). Servono infrastrutture e servizi, serve organizzazione e volontà, ma il cambio nell’approccio alla mobilità di una destinazione rappresenta un fattore di crescita della reputazione difficilmente comprensibile finché non lo si attiva.
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