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Tra i tanti trend emersi nella fase post-pandemica, uno dei più significativi è legato ad una nuova attenzione verso le tematiche della salute, intesa non più solamente per gli aspetti fisici ma estesa anche alla salute mentale ed ai temi dell’equilibrio (corpo – mente, vita – lavoro, ecc.).
Questa attenzione ha portato con sé la crescita per tutta una serie di discipline che aiutano a creare condizioni di benessere e di equilibrio personale, da praticare da soli o in gruppo: che sia la yoga o azioni di mindfluness, che sia pilates o forest therapy, la ricerca del benessere personale è cresciuta e si è arricchita, portando in alcuni casi le persone a fare scelte che avevano posticipato e non affrontato per tanto tempo (come dimostra l’emergente fenomeno del quiet quitting).
Per il mondo del turismo questo fenomeno rappresenta una straordinaria opportunità per la trasformazione e l’arricchimento dell’offerta. L’introduzione, nei percorsi di viaggio, di percorsi di benessere estesi che superino il tradizionale approccio “benessere = SPA” ma creino condizioni di star-bene a tutto tondo rappresenta un grande potenziale. Le possibilità sono svariate:
L’arricchimento dell’offerta turistica tramite l’integrazione di esperienze sostenibili rappresenta quindi una opportunità di diversificazione, in grado di rende maggiormente appetibile l’offerta di un operatore e/o di un territorio.
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