Trento RISE e la piattaforma per le destinazioni turistiche




La soluzione per le destinazioni per la narrazione e la commercializzazione dell’offerta territoriale: una piattaforma tecnologica integrata.

 

Le difficoltà delle destinazioni turistiche

Con tutti i cambiamenti avvenuti nel mondo del turismo, il ruolo delle destinazioni turistiche è a rischio. Schiacciate dall’emergere delle grosse piattaforme digitali e incapaci di comprendere le nuove esigenze dei viaggiatori, le destinazioni turistiche faticano a trovare un loro spazio. Seppur fondamentali nei processi di progettazione del prodotto ed accoglienza all’ospite sul territorio, negli anni hanno perso efficacia nei processi di promozione e commercializzazione.

Il limite delle destinazioni è in parte legato al ruolo, alla incapacità di dominare i processi ed alla mancanza di organizzazione dedicata, ma è anche fortemente legato alla incapacità di gestire efficacemente i processi decisionali legati alla narrazione ed alla commercializzazione dell’offerta territoriale.

La soluzione: una piattaforma integrata

Per queste ragioni, dal 2012 al 2015 ho lavorato in Trento RISE ad un progetto ambizioso, il cui obiettivo era la creazione di una piattaforma per le destinazioni turistiche, una soluzione tecnologica per competere in maniera più efficace sul mercato online delle visibilità e dell’offerta.

La piattaforma si componeva di tre componenti fondamentali, interoperabili ed integrati ma, allo stesso tempo, in grado di vivere autonomamente.

La narrazione territoriale partecipata

Un sistema di narrazione territoriale partecipata, un sistema di commercializzazione del territorio ed una guida turistica social.

Il sistema di narrazione territoriale partecipata aveva l’obiettivo di supportare le destinazioni nella creazione ed aggregazione di contenuti di qualità e di valore, al fine di migliorare la capacità dei territori stessi di raccontarsi online, di raccogliere gli elementi centrali dell’identità dei territori per presentarli in maniera coerente ed efficace. Un sistema di content curation evoluto, con meccanismi di ricerca di contenuti organizzati per tipologia, per affinità, per qualità ecc. Oggi forse la descriveremmo come un sistema di intelligenza artificiale applicata alla scoperta dei contenuti più efficaci.

La commercializzazione del territorio

Il sistema di commercializzazione del territorio aveva l’obiettivo di superare i modelli di booking territoriale classici per spingere verso il modello del direct booking dei singoli operatori integrato in un metasearch territoriale. Invece di partire dalla destinazione, chiedendo agli operatori di uniformarsi verso il modello unico territoriale, si partiva dal territorio e dalla diversità intrinseca che ogni realtà era in grado di offrire, per integrarla in un modello centrale plurimo che preservava la identità e centralizzava i processi di commercializzazione.

La guida turistica social

Il terzo pilastro della piattaforma complessiva è quello che io chiamo la guida turistica social. In realtà si tratta di una personalizzazione per il contesto turistico di una piattaforma più ampia, Pleens – where places tell stories, il prodotto ideato da Mafe de Baggis e Filippo Pretolani.

Lascio alle parole di Mafe la descrizione della soluzione, certamente più efficaci delle mie:

Pleens è una scommessa su due fronti, quello delle interfacce/formati e quello della tecnologia. Quest’ultima, probabilmente, verrà vinta da chi da anni lavora sulle mappe (cioè Google), la prima è ancora aperta. La scommessa è che nei prossimi decenni pubblicheremo informazioni e racconti lì dove li cerchiamo, cioè sulle mappe, soprattutto quando queste vivranno tridimensionalmente, mostrandoci quello che l’occhio nudo non vede. Un po’ come Pokemon Go, ma con i tuoi amici e i personaggi che amo al posto dei Pokemon.

Dal punto di vista applicativo la web app è ferma al 2015, ma funzionante: ecco un paio di mappe che ne rappresentano lo spirito.”
Pleens applicato ai luoghi del cuore della Basilicata

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La piattaforma per le destinazioni turistiche non è sfortunatamente mai andata online, ma io continuo a pensare che ce ne sarebbe un gran bisogno.

 

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